Il viaggio continua, con calma, con la consapevolezza del momento. Le anime, all’inizio così apparentemente simili, prendono forma pian piano, e la loro unicità finalmente vien fuori.
(acrilico su tela, work in progress)
Categoria: quadro
L’anima mia impaziente
Vorrei avere uno specchio
Per riflettere l’anima mia impaziente
E imparare a guardare oltre
Le pieghe che una nebbia di parole nasconde.
Vorrei indossare un’armatura
Per proteggere la mia mente frastornata
E provare a curare
Le ferite della guerra che è dentro me.
Vorrei fermarmi in un luogo
Per rifocillare il mio corpo stremato
E aspettare all’ombra
di un ciliegio in fiore per vedere un sorriso.
Vorrei sentire una mano
Che carezzi i miei capelli arruffati
E provare il calore
di un abbraccio sincero che mi addormenti.
Vorrei trovare la pace
Che cerco per me e la mia anima
E per i miei occhi
Che guardano un groviglio di pensieri confusi.
( Acrilico su tela ispirato dalla poesia “L’anima mia impaziente” di Piera Romeo)
Non riconosco i miei passi
Non riconosco i miei passi
legati con fili trasparenti
Ami da pesca
e io lenza per gli squali
affamati di potere e di me.
ROSSO
il sangue nelle vene.
RABBIA
per quello che sono.
Sono preda
IO
che vesto panni da cacciatore
IO
che scappo
CANE
con la coda fra le gambe.
Lecco ferite
che mi lacerano l’anima
(acrilico su tela ispirato dalla poesia ” Non riconosco i miei passi” di Piera Romeo)
Identità.
Che cosa posso dire? Mi hai lasciato senza parole cara Margherita, ma in fin dei conti con i tuoi scritti fai emozionare sempre proprio tutti. Qui si parla di me però e l’emozione di fronte a queste tue meravigliose frasi, è veramente grande. Io non so usare le parole come fai tu e per raccontare sensazioni, stati d’animo, momenti di riflessione, momenti di felicità o smarrimento so solo utilizzare colori e pennelli.
Quindi grazie, cara amica mia per aver spiegato così bene al mondo questi miei ultimi lavori.
Grazie.
Mi sembra che tutto sia troppo veloce, incalzante, deciso.
Mi sembra che non ci sia più uno spazio o un tempo per fermarsi, pensare e guardare. Riuscire a godere del momento. Sedersi senza fare nulla. Sentirsi abbracciati dalla propria amata poltrona. Fare una cosa per volta. Stare rannicchiati.
Mi sembra che non ci sia più concesso un tempo di attesa, di pausa, che sia impossibile perdersi e non sapere più l’ora esatta e il giorno in cui ci troviamo. Che non ci sia un luogo giusto per un’anima pensosa, che si sofferma magari su un particolare insignificante, si smarrisce nel fluire dei suoi disconnessi pensieri, si rifugia in storie immaginarie e non.
Lo sento, lo vivo: tante, troppe voci dentro di noi, che ci bistrattano e ci contendono, che ci richiamano a ruoli ed impegni. A cose da fare, subito.
Quando ho visto i quadri…
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Viaggio
Caduta libera
Leggendo Emily Dickinson
Identità
Nascono così, da un pensiero, da uno stato d’animo che muta all’improvviso, dal ricordo di frasi lette in quel libro dal quale non ti saresti aspettata così tante emozioni. E’ un susseguirsi di immagini che volano nella mente e chiedono solo di essere fissate su quella tela bianca. La tela e’ lì che ti aspetta, chiede solo di essere portatrice di una nuova storia, di un nuovo universo.
( acrilici su tela)
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